Dell’Immaginario: la Sibilla il Cavaliere

domenica 12 ottobre

» Posted on set 20, 2014 in Eventi

Domenica 12 ottobre ore 17,30 Auditorium ”San Martino” – Fermo FERMO027IImg1

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Omaggio al Maestro Euro Teodori

Pomeriggio particolare quello che vivrà la città di Fermo presso l’ Auditorium ”San Martino” domenica 12 ottobre . Verrà infatti eseguita in concerto per la prima volta l’opera lirica: Dell’immaginario: la Sibilla il Cavaliere; Musica di Euro Teodori, testo di Giarmando Dimarti. Interpreti:DSCF4420

Renato Cordeiro tenore – Guerin Meschino
Soeun Jeon soprano – Sibilla
Gianpiero Ruggeri baritono – Scudiero
Ferruccio Finucci basso – Inquisitore
Vincenzo Di Bonaventura voce recitante – Postfeta

Al pianoforte Roberto Bellavigna
Trascrizione Silvio Catalini

Regia di Giarmando Dimarti Dimarti

L’opera, pronta dal 2008, aveva subito molti ripensamenti alla sua prima stesura, fino all’intervento decisivo del poeta Giarmando Dimarti che l’ha riscritta con un taglio attualizzante .Superato il limite meramente folklorico, essa non si rappresenta più come una semplice visitazione delle note storie tra la Sibilla ed il cavaliere di turno, ma diviene una rilettura in cui le esperienze della violenza fisica e morale, della sopraffazione ideologica e falsamente religiosa sono ancora visibili deterrenti di un mondo “assetato” di pace ma in perenne “allerta” di guerra.

La tripartizione temporale (l’alba, il giorno, la notte) in cui è stata divisa segue idealmente il percorso dal mito iniziale alla attualità storica, dall’accumulo di leggende che fanno parte dell’immaginario collettivo, alla “sragione” ed alla protervia della attuale società, sostanziata di catastrofiche contraddizioni e complesse problematiche innescaste dalle politiche della globalizzazione, che insiste su innaturali soluzioni belliche ancora resistenti contro ogni logica, sino alla pretesa abnorme e devastante del terrorismo “cieco”, sublimato da surrettizie ideologie di sostanziale cambiamento dello status quo.100_0205

Per questo si è fatta una precisa scelta di campo: questa Sibilla, lontano dall’essere una seconda Alcina, maga ammaliatrice e lussuriosa, ed il monte omonimo una Venusberg, è l’incarnazione della saggezza, della laboriosità, della pace: non ha predizioni da fare, ha costituito una reale “comunanza” sociale, è benevola ausiliatrice, ma soprattutto usa un linguaggio, riferito sia alla prassi sia all’eloquio, comprensibile a tutti. Tenta di far recedere Guerin Meschino dalla sua naturale iattanza di rampollo blasonato, di micidiale “macchina da guerra”. Rimane inascoltata.

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La musica di E. Teodori, intessuta di moderne soluzioni sonore pur non disdegnando passaggi melodici e folklorici, è capace di sviluppare un racconto minuzioso e puntuale, che sorprende ed affascina nello stesso tempo. Il risveglio pulsante del “ mattino”, la frenesia operosa del “giorno”, l’invito acquietante della “notte” risultano momenti di una vissuta profonda interiorità, dentro la quale si ricompone, si agita, si dissolve la storia di Guerino e della Sibilla.

Quando l’opera fu messa in calendario dalla Fondazione “diversoinverso” di Monterubbiano, Euro Teodori, che aveva finito per affidare la scelta degli interpreti alla soprano Soeun Jeon, direttrice dell’Accademia “Beniamino Gigli”, non vedeva l’ora di ascoltarne l’esecuzione: era, per lui, la realizzazione dell’impegno più importante da compositore. Il suo desiderio resterà inevaso. Ma con il lavoro che ci ha lasciato vuol certamente ricordare a tutti l’ammonimento del grande poeta Orazio: Non omnis moriar (non scomparirò del tutto dopo la morte). Soprattutto alla sua amatissima città.

 

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